Design per la tavola
Dal design anonimo dei primi secoli a Gio Ponti, dal “Compasso d’oro” di Gariboldi alle sperimentazioni di Colombo e Mangiarotti, le collezioni del Museo Ginori raccontano la storia del design per la tavola.
Design anonimo
Gli innumerevoli oggetti d’uso prodotti dalla Ginori nei primi secoli di attività sono esempi di ‘design anonimo’. La paternità di forme e decori di zuppiere, calamai, piastrelle e pirofile è ignota e viene ricondotta direttamente ai modellatori e ai decoratori della fabbrica, che li elaboravano seguendo il proprio estro e, più di frequente, prendendo ispirazione da modelli in argento, dai repertori a stampa e dai prodotti cinesi o europei più in voga.
Il primo servizio da tavola del cui disegno conosciamo l’autore e di cui sono addirittura sopravvissuti i bozzetti è quello in stile neo-egizio ideato intorno al 1872 da Gaetano Lodi per il Kedivè d’Egitto Ismail Pascià, seguito verso il 1896 dal servizio da tè di Alessandro Morani per il barone Alberto Blanc (1835-1904), già ministro degli Esteri e diplomatico del Regno d’Italia.
Manifattura Ginori su disegno di Gaetano Lodi, Alzata del servizio per il Kedivè d'Egitto, porcellana, 1874-1875 circa, Museo Ginori
Manifattura Ginori su disegno di Alessandro Morani, Caffettiera, zuccheriera e lattiera con margherite, porcellana, 1896 circa, Museo Ginori
Gio Ponti
A parte questi rari esemplari eseguiti per committenze private, bisogna attendere gli anni venti del Novecento e la direzione artistica di Gio Ponti (1891-1979) per poter attribuire il nome di un progettista a oggetti di serie come piastrelle, vasellame da tavola e a tutti gli altri prodotti pubblicati nei cataloghi Ceramiche moderne d’arte del periodo. Tra i servizi in porcellana disegnati dall’architetto milanese la forma Barbara e la forma Campania si distinguono per le linee essenziali, definite dai volumi della sfera e del tronco di cono.
Pubblicità Richard-Ginori con i servizi Barbara e Campania, “Domus”, agosto 1930
Il servizio Silvana in una pubblicità apparsa su Domus nel 1935
Esagonale, robusto e super compatto è invece Exagon, pensato per bar, alberghi e sale da tè, come risposta italiana alla teiera Cube delle compagnie di navigazione inglesi, probabilmente mai entrato in produzione.
Il servizio Silvana, con sagoma cilindrica e profili smussati, attribuito su “Domus” ad Alfred Brown, è invece uno dei bestseller degli anni trenta e quaranta.
Gio Ponti per Richard-Ginori, Exagon, porcellana con smalto celadon, 1930
Teiere Exagon illustrate su “Domus”, aprile 1931
Giovanni Gariboldi
Giovanni Gariboldi (1908-1971) fornisce disegni per le ceramiche del gruppo Richard-Ginori per i quarant’anni centrali del secolo scorso, dal 1930 al 1970, interpretando tendenze stilistiche diverse. A lui si devono, tra l’altro, le suggestive forme globulari Laura, Clelia e Luisa, rigonfie e leggere come palloni aerostatici, databili al 1936 circa e i raffinati servizi Donatella e Ulpia presentati alla Triennale di Milano del 1954.
La teiera di forma Laura in una pubblicità Richard-Ginori, 1940 circa
Servizio Donatella, pieghevole pubblicitario Richard-Ginori, 1954 circa, Archivio Museo Ginori
Le linee moderne dei servizi Donatella e Ulpia convivono con il repertorio storico della manifattura in una pubblicità Richard-Ginori del 1957
Giovanni Gariboldi, Teiera Ulpia, porcellana, 1954, Museo Ginori
Dello stesso anno è anche il prototipo del servizio ‘in colonna’, uno dei primi impilabili disegnati in Europa, premiato con il Compasso d’oro per la perfetta rispondenza alle esigenze di minimo ingombro e funzionalità. Fin troppo rigoroso e in anticipo sui tempi, non venne forse compreso all’epoca della sua prima uscita, ma troverà ampia diffusione nella versione lanciata nel 1966. Sulla scia del Colonna si inseriscono anche i successivi Uno più Uno ed Eco (1969), quest’ultimo caratterizzato dalla doppia parete che garantisce l’isolamento termico e consente di fare a meno dei manici.
Giovanni Gariboldi, Servizio Colonna, immagine pubblicitaria, servizio 1954 - depliant 1967
Giovanni Gariboldi, Servizio Uno più Uno, immagine pubblicitaria, 1971
Cesare Lacca
Un grande successo Richard-Ginori degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta è il servizio Paola, prodotto in terraglia prima a Mondovì e poi a Laveno. Il disegno della forma, dalle linee morbide e disinvolte, è forse attribuibile a Cesare Lacca, a cui si deve uno dei primi decori nati per questo servizio, con vedute di case di Capri. In seguito la forma Paola venne abbinata soprattutto a decori floreali vibranti di colore, ideali anche per le case al mare e di campagna o per l’uso quotidiano più informale.
Servizio Paola, illustrazione pubblicitaria catalogo Richard-Ginori, 1950 circa, Archivio Museo Ginori
Forma Paola, piatto campione per il decoro Geranio, 1960 circa, diam. 24 cm, terraglia forte, Museo Ginori
Antonia Campi
Con l’acquisizione della Società Ceramica Italiana di Laveno, avvenuta nel 1965, anche Antonia Campi (1921-2019) porta il suo contributo ai servizi da tavola Richard-Ginori progettando le fortunate forme Margherita e Paiolo,interamente rivestite con smalti colorati. Il servizio Giano è il frutto del lavoro di Campi sulla semplificazione dei profili e sulla versatilità di alcuni elementi, utilizzabili in alternativa come coperchi o contenitori.
Antonia Campi per Richard-Ginori, Servizio Giano con decoro Africa, terraglia forte, 1968 circa, collezione privata
Antonia Campi per Richard-Ginori, Servizio Giano, piatto campione per il decoro Calcutta, 1968 circa, Museo Ginori
Anni Settanta e Ottanta
Caposaldo riconosciuto nella storia del design specificamente destinato alla ristorazione e all’ospitalità è il progetto di Joe Colombo, Ambrogio Pozzi e Ignazia Favata per la prima classe della compagnia aerea Alitalia. Il servizio, denominato Linea ‘72, è esemplare per l’eleganza raggiunta contemperando esigenze funzionali e rigore formale.
Joe Colombo, Ambrogio Pozzi e Ignazia Favata per Richard-Ginori, Servizio Linea '72, porcellana, 1972-73
Nel 1989 la Richard-Ginori commissiona a nove studi di designers di fama internazionale altrettanti progetti per nuove porcellane. Di questi entrano all’epoca in produzione solo il servizio Nuvola di Sergio Asti (1926-1921) e l’Odissea di Marco Albini, Franca Helg e Antonio Piva. Degli altri, come i progetti di Aldo Rossi e Angelo Mangiarotti (1921-2012), restano al Museo Ginori i prototipi originali, riserva di idee e soluzioni alla quale la Richard-Ginori ha in qualche caso attinto anche a distanza di anni.
Marco Albini, Franca Helg, Antonio Piva, Servizio Odissea, porcellana, 1990 circa, Museo Ginori
Angelo Mangiarotti per Richard-Ginori, Zuppiera, piatto piano e piatto fondo, teiera e tazza da tè con piattino, porcellana, 1990 circa, Museo Ginori
Consigli di lettura
- Nove progetti per Richard Ginori, a cura di L. Massoni, Firenze 1990
- M. Meli, La ceramica monregalese nel ‘900: tra arte e industria, in La ceramica monregalese nel ‘900. Dalla ‘Vecchia Mondovì’ ai giorni nostri, a cura di M. Meli, M. Guiddo, L. Melegati, Terzo d’Acqui (Alessandria) 2008, pp. 46, 142-143
- A. Pansera, Antonia Campi. Creatività, forma e funzione. Catalogo ragionato, Cinisello Balsamo (Milano) 2008
- G. Cavagna di Gualdana, Gariboldi, Mantova 2010
- Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori, a cura di L. Frescobaldi Malenchini, M. T. Giovannini e O. Rucellai, Firenze 2019
- O. Rucellai, Cesare Lacca autore di un decoro per un servizio in terraglia di Mondovì, “Quaderni-Amici di Doccia”, XI, 2018, pp. 94-100.
- Mirabile industria. La società ceramica Richard-Ginori dal 1896 al 1972, catalogo della mostra (Mondovì, Museo della Ceramica 21 maggio-03 ottobre 2021) a cura di O. Rucellai, A. d’Agliano, C. Fissore, Pistoia 2021, pp. 174-193
- D. Turrini, Richard-Ginori. L’avanguardia del servizio da tavola, in Mirabile industria, cit., pp. 82-91